A SPASSO NELL'ORTO

Benvenuti! Siamo Erika, Valeria e Gloria, il blog "A spasso nell'Orto" è dedicato alla nostra visita all'Orto Botanico dell'Università di Pavia.
Oltre a qualche cenno storico e a una breve descrizione dell'orto, abbiamo pensato di coinvolgervi in una visita virtuale attraverso foto e video da noi realizzati all'interno del giardino.

Buona visita...



martedì 25 settembre 2007

24 Settembre 2007 - Gita all'Orto Botanico

... UN PO DI STORIA
L’Orto Botanico pavese si trova nell’attuale sede dagli ultimi decenni del 1700, dopo una complessa sequenza di tentativi per trovare una sede idonea alla coltivazione e all’insegnamento dei semplici nella facoltà medica.La prima cattedra di Botanica fu istituita da Fulgenzio Witman, monaco vallambrosano che insegnò a Pavia dal 1763 al 1773.
Per la progettazione dell'Orto pavese, già dal 1772 il Conte Firmian, plenipotenziario degli Asburgo per la Lombardia, suggeriva alle autorità di assumere come modello l'Orto dei semplici di Padova.
Nel 1773 i lavori per la realizzazione dell'Orto erano già avviati e nel 1774 venne insediato nell'edificio il Laboratorio di Chimica; secondo la ricostruzione storica fatta da Valerio Giacomini (1959), risulta che già nel 1775 era in atto l'utilizzazione dell'Orto, mentre solo nel 1776 iniziò la costruzione delle serre in legno su progetto dell'architetto Giuseppe Piermarini, più tardi ricostruite in muratura su disegno dell'architetto Canonica. Nel 1777, quando assunse la direzione
Giovanni Antonio Scopoli (1777 - 1788), l'Orto Botanico aveva un assetto molto simile a quello attuale, soprattutto per gli edifici e la perimetrazione. Sotto la direzione di Scopoli, l'Orto Botanico pavese raggiunse un assetto definitivo, comparabile per efficienza a quello di Orti Botanici ormai celebri, come quello di Padova, che inizialmente fornì gran parte delle piante. Scopoli stabilì corrispondenze con numerosi botanici europei quali Adanson, Allioni, Arduin, Banks, Gessner, Gleditsch, Gmelin, Haller, Jacquin, Linneo.
Il lavoro di organizzazione dell'Orto riprese sotto il prefetto Domenico Nocca (1797-1826), che si insediò nel 1797, lasciando la direzione dell'Orto Botanico di Mantova. Egli arricchì le collezioni con scambi di semi e di piante, e promosse il rifacimento delle già citate serre, dette di Scopoli,
facendone sostituire le strutture lignee con quelle in muratura. Aumentò inoltre le strutture per la coltura di piante mediante "pulvilli", riparabili con vetri, esistenti ancora oggi. Al Nocca successe Giuseppe Moretti (1826 - 1853), a cui subentrò Santo Garovaglio (1853-1882) che, nel 1871, ottenne la costituzione del Laboratorio Crittogamico per lo studio delle malattie delle piante dovute a crittogame parassite. Il periodo della scuola di Giovanni Briosi (1883 - 1919) segnò un ulteriore miglioramento dell'Orto Botanico, soprattutto per l'aggiunta di serre calde. Dopo Luigi Montemartini ( 1920 - 1926) e Gino Pollacci (1927 - 1942), nel 1943 assunse la direzione dell'Orto Raffaele Ciferri ( 1943 - 1964) che, nell'immediato dopoguerra, si trovò a dover fronteggiare gravi perdite nelle collezioni e gravi danni nelle strutture dell'Istituto. Le scelte furono quindi dirette verso la massima economia possibile: furono rimosse le serre sul lato meridionale dell'edificio, che venne trasformato in facciata monumentale dell'Istituto, e si rimodellò l'impianto del giardino sull'esempio dei parchi delle classiche ville lombarde del XVII e XVIII secolo. Ciferri destinò la parte meridionale del giardino all'impianto di una notevole collezione di Rosa, tuttora grande pregio dell'Orto. Alla morte di Ciferri, Ruggero Tomaselli (1964 - 1982), per carenza di fondi e di mano d'opera, semplificò l'organizzazione delle aiuole, estendendo la collezione di specie arboree di latifoglie. Incrementò la collezione di Cicadacee e di piante grasse anche mediante importazioni dirette dai luoghi di origine dove svolse campagne di ricerca. Inoltre curò la costruzione di una nuova serra tropicale.
Durante la successiva direzione di Augusto Pirola (1982 - 1996) furono introdotte nuove collezioni (Hydrangea, Pelargonium, Hosta) e fu modificata l'impostazione della collezione di rose. Dal 1997 l'Orto Botanico fa parte del Dipartimento di Ecologia del Territorio e degli Ambienti Terrestri, nel quale è confluito l'Istituto di Botanica. Dalla stessa data inizia la direzione di Alberto Balduzzi (1997-2002) durante la quale si sono gettate le basi di una collezione di piante officinali. Inoltre sono stati eseguiti importanti interventi di restauro manutentivo. L'attuale direttore è Francesco Sartori.



CONOSCERE L'ORTO BOTANICO
All'interno dell'Orto è presente una molteplice varietà di collezioni.
Durante la nostra visita alcune di queste hanno attirato maggiormente la nostra attenzione...











L'Arboreto: ospita diverse specie arboree ed arbustive originariamente in prevalenza esotiche, attualmente arricchito con diverse specie delle foreste dell'Italia boreale.









Il Roseto: istituito da R. Ciferri, che diresse l'Istituto di Botanica e l'Orto dal 1943 al 1964 è attualmente suddiviso in tre grandi aree: un folto gruppo di rose selvatiche, raccolte nelle aiuole marginali, con specie e ibridi naturali rappresentativi delle sezioni dei sottogeneri Hultemia, Eurosa ed Hesperhodos, denominate secondo le classificazioni adottate per le flore delle regioni d'origine; le rose antiche, collocate in modo da evidenziare, ove possibile, i legami con le sezioni precedenti; gli ibridi moderni, ospitati nelle aiuole centrali.










Serra Tropicale: fu costruita durante la direzione di Ruggero Tomaselli e attualmente contiene diverse specie esotiche di Palme, Pteridofite, Aracee, Euforbiacee, Liliacee, Marantacee, ecc.











Serre Scopoliane: sono formate da due corpi collegati da un atrio comune. Nel corpo orientale è mantenuta una serie di specie di Cicadine tra le più rappresentative dal punto di vista didattico. Nel corpo occidentale si trova una collezione di piante succulente di vecchia costituzione e integrata più volte con donazioni da parte di privati. Vi sono specie di Cactacee, Liliacee, Composite, Asclepiadace, Euforbiacee, Vitacee.

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VISITA GUIDATA
NELLE SERRE DELL'ORTO BOTANICO


Vuoi sapere qualcosa di più sulle serre dell'Orto Botanico? Abbiamo realizzato apposta per voi dei brevi "video-tour" all'interno di ciascuna serra.

Enjoy your visit! ...cliccate cliccate cliccate





- SERRA TROPICALE -









- SERRA DELLE SUCCULENTE -







- SERRA DELLE CICADACEE -